Mancano esattamente sette giorni, una settimana, all'appuntamento con la storia della Fiorentina. Dire che Firenze non vede l'ora è usare un eufemismo, così come potersi dire tranquilli in vista del match contro l'Olympiakos. Sia chiaro, non tanto per il livello dell'avversario (sicuramente inferiore rispetto al West Ham di un anno fa), quanto per lo score nelle finali di Vincenzo Italiano.
Da Masterchef ad Atene
Un'ovvietà affermare che senza di lui, probabilmente avremmo imparato a memoria le puntate di Masterchef del giovedì, ma quella del 29 sarà anche il suo terzo tentativo dopo averne fallito due su due. Inter, West Ham appunto e adesso i greci di Jojo e Mendilibar, tecnico che, in quanto ad esperienza, non ha niente da invidiare all'allenatore siciliano. El Kaabi, Podence, Horta, Gelson Martins... sono solo alcuni dei giocatori più temibili della formazione ellenica, che, tuttavia, parte leggermente indietro nei pronostici rispetto al club di Commisso.
Obiettivo: lasciare alla storia il 29 maggio 2024
L'aver fatto fuori la grande favorita del torneo è sicuramente un vanto per l'Olympiakos, che però arriva ad Atene dopo un campionato in cui gli avversari più difficili si chiamavano AEK e Panathinaikos. Ciò non toglie che Gonzalez e compagni avranno filo da torcere nella partita più importante della storia recente viola. Poco più di diecimila minuti al fischio d'inizio dell'Agia Sophia, dove migliaia di cuori gigliati seguiranno dal vivo le gesta di undici ragazzi che potrebbero far ricordare questo benedetto/maledetto 29 maggio 2024 per sempre.
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