La sconfitta di ieri contro l'Udinese, oltre ad evidenziare una stanchezza che la Fiorentina si sta portando dietro da qualche settimana, ha messo in risalto un altro problema che dovrà essere affrontato nell'imminente mercato di gennaio: l'assenza di Bove. Il centrocampista atipico, che in questa stagione ha giocato sì più avanzato, ma che di fatto era in tutte le zone del campo come il più classico dei "tuttocampisti", è l'assenza più pesante in questa fase della stagione in cui servono muscoli, fisicità e corsa.
Chiaramente non dipende da lui e sospendiamo qualsiasi giudizio sul suo futuro (alla Fiorentina e in generale calcistico), ma è evidente che Sottil, per quanto stia facendo bene, non può fare le stesse cose di Bove. Lo stesso Palladino ieri in conferenza stampa ha ribadito che manca un'alternativa a Sottil, manca un giocatore in quella zona, e in tal senso è più che mai un richiamo al mercato invernale. Il ruolo dell'esterno sinistro (o del centrocampista alla Bove, per intendersi) è la priorità. Allora ecco che i nomi di Fazzini e Folorunsho (quelli ad oggi più caldi) possono fare al caso della Fiorentina. Il primo rappresenterebbe un bell'investimento anche per il futuro, con la possibilità di lavorarci sin da subito a metà stagione, l'altro invece è un giocatore più pronto e che a Napoli non ha praticamente trovato mai spazio in questi primi 6 mesi.
La Fiorentina anche ieri è scesa in campo con il suo 4-2-3-1 dal quale la squadra ha di fatto iniziato ad ingranare, ma adesso, verosimilmente per le prossime due partite, potrebbe essere necessaria cambiare nuovamente. Adli e Cataldi, che tanto bene hanno fatto in questi 4 mesi, hanno bisogno di un altro centrocampista accanto che possa fare più "lavoro sporco". Cataldi è un giocatore ordinato, Adli sa verticalizzare bene e ha tanta qualità, ma nessuno dei due garantisce quella giusta copertura e quel filtro adatti ad un centrocampo a 2. Serve, probabilmente, passare a 3. Cosa che poi è sempre stata fatta con Bove più avanzato, ma che nella pratica era il terzo centrocampista di cui la Fiorentina ha bisogno.
Richardson in tal senso non sembra aver ancora convinto a pieno Palladino, ma le sue caratteristiche sono diverse da quelle di Bove e degli altri nomi fatti per sostituirlo. Più qualità e tecnica, ma poca fisicità e capacità di copertura. Insomma, casomai non fosse chiaro, la priorità è intervenire in quella zona di campo per ritrovare la quadra e ripartire.
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