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Immagine del redattoreManuel Santi

Cristiano Giaretta (DS Pafos) in ESCLUSIVA A SV: “ Qui per un progetto ambizioso; giovedì sfidiamo un top club. Il mio acquisto migliore? Sicuramente....”

La fase di campionato di Conference League entra nel vivo.

Per la quarta giornata la Fiorentina sfiderà in casa il Pafos - capolista ancora imbattuta della prima divisione cipriota - che nelle prime tre gare ha conquistato due vittorie ( contro Petroclub ed Astana) ed una sconfitta contro l’Heidenheim.

In ESCLUSIVA a SpaceViola.com abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Cristiano Giaretta, attualmente Direttore Sportivo del Pafos, che ha anche lavorato per Novara, Udinese, Ascoli, CSKA Sofia e Watford.

Il DS del club cipriota ai nostri microfoni si è soffermato sulla gara di giovedì, sulle ambizioni societarie che lo hanno spinto ad accettare l’offerta del Pafos e sull’ottimo operato della dirigenza viola lo scorso calciomercato estivo.

SpaceViola.com ringrazia ancora Cristiano Giaretta per la disponibilità e riporta l’intervista completa:


1) Cosa la ha spinta ad accettare l'offerta del Pafos, nel campionato cipriota, una volta terminata l'esperienza al Watford?


“Quello che mi ha portato ad accettare Cipro è stato proprio un tipo di progetto tecnico diverso, in un calcio diverso che però ha moltissima ambizione.

Il Pafos soprattutto ha l’ambizione di vincere il campionato e di stare permanentemente – se riusciamo – a giocare le competizioni europee.

Quindi un po’ tutto quanto il contesto: una qualità di vita diversa, le persone serie che sono proprietarie del club e tutto quanto il progetto tecnico.

Quindi ho deciso di lasciare Watford durante la stagione ed ho preso volentieri questa opportunità.”


2) Essendoci squadre stabilmente presenti nelle competizioni europee (Pafos, APOEL, Omonia Nicosia), pensa che il campionato cipriota meriti maggiore visibilità nel resto d'Europa?

Ottimo inizio per voi in campionato (primi imbattuti) ed in Conference con 6 punti in 3 gare: vi aspettavate una partenza così forte in stagione, dopo un quarto posto in campionato lo scorso anno?


“Noi stiamo lavorando per cercare di vincere qui a Cipro; siamo diventati molto competitivi velocemente.

Qui le squadre più blasonate sono l’APOEL Nicosia, l’Omonia Nicosia e l’Aris Limassol ed ora c’è un club – il Pafos appunto – che è una “mina vagante".

Stiamo facendo molto bene; dire che ci aspettavamo un inizio importante forse è un pochino troppo, ma eravamo certi che stavamo facendo le cose bene e mi hanno permesso di rinforzare la squadra la scorsa estate in maniera importante sul mercato e quindi eccoci qua a lottare."


3) Da quando lei ha firmato per il Pafos, la squadra ha avuto un cambio di marcia nettissimo in campionato, passando da anni di settimi posti a trovarsi addirittura prima dopo 11 giornate.

Pensa che il suo operato possa avere influenzato, in positivo, questo miglioramento?


“ Secondo me questo club aveva bisogno della figura del Direttore Sportivo: al mio arrivo avevano avuto saltuariamente qualche figura di Direttore Sportivo, ma non so come usano lavorare i miei colleghi.

A me piace stare con la squadra quotidianamente, sono al Training Ground tutti i giorni, supporto allenatore, staff e giocatore tutti i giorni e so tutto di loro.

Faccio meetings quotidiani e settimanali con il dipartimento medico, con quello del fitness coach, degli assistenti ecc..

Se un Direttore Sportivo vuole lavorare c’è tanto da fare, dico sempre che il lavoro inizia quando hai firmato un giocatore e ci sono tantissime cose da gestire.

Non so se sarà stato un caso (un miglioramento del club in coincidenza con il suo arrivo al Pafos, ndr) ma ho portato un mio modello, le idee ed il mio sostegno a tutti coloro che lavoravano in questo contesto.”


4)La Fiorentina è senza dubbio la rivelazione maggiore di questo inizio di Serie A:

Come si sente la squadra alla vigilia di una partita europea contro una delle favorite alla vittoria finale?


“E’ molto eccitante, perché affrontiamo la Fiorentina nel momento peggiore per noi perché sette vittorie di fila in Serie A non le faceva dal 1960.

Quindi la Fiorentina è “on fire” come si dice oggi, ma noi stiamo altrettanto in un buon momento e il club, la squadra, la città sono molto eccitati di affrontare questa partita.

E’ la prima volta in Italia per il Pafos, contro un top club, quindi sarà una serata entusiasmante per tutti.

Speriamo anche di performare e di non fare brutte figure.”


5)Moise Kean è in uno stato di forma brillante, ci sono contromisure che pensa abbiano adottato i suoi per provare a contenerlo?


“Diciamo che Moise Kean non è l’unico giocatore da fermare; sta facendo molto bene, è un giocatore molto potente che attacca gli spazi in maniera importante.

Non sarà l’unico giocatore da bloccare, perché se blocchiamo Kean e poi lasciamo andare gli altri siamo punto e a capo.

L’allenatore sta preparando la partita sempre in maniera corale, cercando di mettere sempre in campo la nostra organizzazione difensiva e cercare di provare a giocare con qualche contropiede.”


6) Quest'estate il Pafos ha aggiunto al suo roster due giocatori offensivi che stanno rendendo in maniera straordinaria, dopo una stagione scorsa senza gol per entrambi: Anderson Silva (punta) e Jajá (ala).

Sente che questi due acquisti, che si stanno rivelando più che azzeccati in campionato, possano rivelarsi fondamentali anche in Conference e nella gara di giovedì?


“I giocatori che avete menzionato stanno facendo sicuramente bene.

Ma non vorrei parlare solamente di loro, anzi, vorrei parlare anche di altri calciatori che stanno facendo altrettanto bene come Domingos Quina (centrocampista portoghese, ndr), Ivan Sunjic (mediano bosniaco, ndr) , Derrick Luckassen (difensore olandese, ndr).

Tutti i giocatori che abbiamo portato qui in estate stanno facendo molto bene: siamo primi in campionato, stiamo facendo bene in Conference League.

La squadra ha alzato il livello tecnico e sono certo che questi giocatori continueranno a crescere sia in campionato sia in Conference.”


7) Quali pensa siano le armi migliori della squadra per poter impensierire un portiere fenomenale come De Gea?


“Di armi ce ne vogliono tante per impensierire il portiere della Fiorentina.

Non so se giocherà De Gea o Terracciano, ma noi cercheremo di fare il massimo possibile.

E’ chiaro che per creare qualcosa di importante ci servirà una performance al top di ogni singolo giocatore.”


8)Tra Pafos, Watford, CSKA Sofia, Udinese e Novara, qual è il colpo di mercato di cui va più fiero in assoluto?


“Se proprio devo sceglierne uno quello di Bruno Fernandes al Novara, quando lo presi all’età di 19 anni, pagandolo 40mila euro al Boavista (squadra portoghese, ndr).

Poi lo portai all’Udinese con me, quando firmai per loro e poi sappiamo tutti la carriera che sta facendo Bruno: dallo Sporting Lisbona è passato allo United per 100 milioni di pounds.

Sicuramente un giocatore passato da 40mila euro a 100 milioni di pounds non è male.”


9) Tra i vari Kean, Gudmundsson, De Gea, Colpani ecc... quale pensa sia stato l'acquisto migliore fatto da Pradè nella scorsa sessione di mercato?


“Sono tutti nomi importanti e che stanno facendo benissimo, è difficile nominarne uno.

Se devo scegliere, quella di De Gea è stata un’ottima intuizione; probabilmente in Inghilterra lo davano un pochino in declino e invece sembra che quest’anno stia vivendo una seconda giovinezza.

Giocatore serio, secondo me è stata una bellissima intuizione di Daniele (Pradé, ndr).”


10) Se ci fosse la possibilità, tornerebbe in Italia a lavorare, magari per un club di Serie A?


“Sì, certo, sono italiano e la Serie A è sempre la Serie A.

Sto benissimo qui a Cipro, con questo progetto molto affascinante, ma un domani è chiaro che se ci fosse un’opportunità mi piacerebbe anche ritornare.

Il calcio italiano è sempre un bellissimo calcio.”


11) Allo stato attuale, cosa ne pensa del campionato di Serie A, che a conti fatti si sta rivelando uno dei più equilibrati d'Europa?


“Il campionato di Serie A quest’anno è bellissimo.

Vedere 5/6 squadre racchiuse in 2 punti è molto affascinante e poi vedere lì in alto Atalanta, che si sta consacrando anche in Serie A con la corsa scudetto, e anche la Fiorentina, è molto bello.

La Serie A ha sempre un suo perché, stanno tornando giocatori importanti e dal punto di vista tattico ha sempre da insegnare.

E’ un campionato molto importante, molto bello e che anche all’estero è molto seguito.”


12) Chi crede sia la favorita alla vittoria finale in Conference?


“La maggior candidata secondo me è il Chelsea.

Conosco l’allenatore Maresca, ad Ascoli con il sottoscritto è stata la sua prima esperienza su una panchina.

Conosco le sue qualità, ho sempre sottolineato il fatto che diventerà un grande allenatore.

E’ già arrivato al Chelsea dopo la vittoria della scorsa stagione (in Championship, ndr) con il Leicester.

Al Chelsea vedo una combinazione di un allenatore con idee precise e una squadra forte, con giocatori individuali fortissimi.”


13) Come scontri in Conference vi mancano solamente Fiorentina, Celje e Lugano.

Il passaggio alla fase ad eliminazione diretta tra le prime 8 pensa sia un obiettivo alla portata?


“Diciamo che vogliamo cercare di fare in modo che rimanere tra le prime otto possa diventare un obiettivo alla portata.

Abbiamo questa gara difficilissima giovedì ma poi abbiamo due partite in cui possiamo sicuramente dire la nostra.

Il nostro obiettivo è cercare di arrivare nelle prime otto e faremo il massimo.”


Foto: Instagram, @c.giaretta

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