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EDOARDO BOVE E LA SUA CONSACRAZIONE A FIRENZE

Immagine del redattore: Riccardo DomenichiniRiccardo Domenichini

La Fiorentina di Raffaele Palladino è una delle rivelazioni più interessanti di questa prima parte di campionato e di stagione: l’ex allenatore del Monza è riuscito a dare un’impronta vera e propria al club di Rocco Commisso che ora può sognare davvero in grande. Uno dei calciatori chiave di questa squadra è Edoardo Bove, centrocampista arrivato dalla Roma in prestito con diritto di riscatto a 10.5 milioni di euro che diventa “obbligo” se il ragazzo otterrà il 60% delle presenze con la maglia dei gigliati.


MOURINHO LO LANCIA, MA DE ROSSI “SPACCA” IL RAPPORTO CON IL SUO ROMANISMO


Edoardo Bove è un calciatore che è stato subito valorizzato in tutto e per tutto (o quasi, e a breve scopriremo il perchè) da Josè Mourinho che lo ha lanciato in prima squadra con il classe 2002 che gli ha deciso anche una semifinale di Europa League contro il Bayer Leverkusen nel 2022. Con la maglia della Roma Bove ha sempre giocato in mezzo al campo nel ruolo di mediano che va subito a pressare i centrocampisti avversari, tant’è che Mourinho lo ha fin da subito nominato “il cane malato” da quanto era aggressivo nel pressing contro gli avversari in campo. I tifosi giallorossi si sono fin da subito innamorati del classe 2002 (un po’ come sta succedendo ora nella capitale con Pisilli, una delle pochissime note positive del club dei Friedkin), e sembrava che tutto procedesse a gonfie vele se pensiamo al rapporto che aveva Bove con il tifo della “Lupa”. 


Poi l’arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma nell’inverno del 2024, con il calciatore che inizia ad avere molto meno minutaggio dato che l’ex capitano giallorosso gli preferisce sempre Cristante dal 1’ minuto e “il cane malato” subentra sempre a match quasi terminato (la maggior parte delle volte). Il rapporto tra la Roma e Bove si complica, con De Rossi che verso la fine del mercato estivo (agosto 2024) dice chiaramente al ragazzo che non è più all’interno del progetto giallorosso e che deve cercare una nuova sistemazione se vuole crescere e giocare con maggiore frequenza. Ed ecco qua che arriva la Fiorentina il 31 agosto (ultimo giorno di calciomercato) che vede partire Amrabat direzione Fenerbahce ed individua in Bove il sostituto perfetto del marocchino (dato che l’obiettivo Mangala alla fine si trasferisce in Premier League). La Fiorentina punta su Bove, il calciatore accetta subito e i due club chiudono l’accordo: i gigliati acquistano un ragazzo del 2002 sempre cresciuto nel settore della Roma e che ora ha trovato in Firenze la sua nuova fantastica casa.


Il poco minutaggio ottenuto con De Rossi fa dubitare molto anche i tifosi della Fiorentina, fin da subito molto scettici sull’arrivo di Bove a Firenze. Edoardo non lo sa, o meglio fa finta di non saperlo, e lavora a testa bassa senza guardare alle critiche e senza farsi trascinare da quella parte di tifo che evidentemente non aveva proprio visto per bene il ragazzo su quel rettangolo verde, che alla fine decide sempre tutto. Bove esordisce con la maglia della Fiorentina l’1 settembre del 2024, appena un giorno dopo esser arrivato, subentrando a Mandragora nella sfida contro il Monza, con i gigliati che riescono a riacciuffare il 2-2 alla fine grazie alla rete di Gosens. Già dalla prima gara si capiscono subito le intenzioni di Bove che entra con voglia, senza essere superficiale e volendo dimostrare fin da subito le proprie qualità in mezzo al campo. Palladino poi inizia a schierarlo in vari ruoli: prima da mediano affianco a Mandragora, poi affianco a Cataldi e poi lo prova anche esterno di centrocampo nel 4-4-2 lasciando spazio a due mediani tra l’ex Lazio, Adli, Richardson e Mandragora nei “due in mezzo al campo”. 


DA MEDIANO A TUTTOFARE IN MEZZO AL CAMPO: L’EVOLUZIONE CON PALLADINO È SOPRENDENTE


Subito la Viola non ingrana, ma la svolta arriva proprio durante la partita contro la Lazio, quella squadra tanto rivale di Bove considerando la sua fede romanista sfegatata sin da bambino. La squadra di Palladino è sotto per 1-0 contro i biancocelesti per la rete di Gila, poi arriva l’intervallo, quei quindici minuti che cambiano radicalmente la stagione dei gigliati. Palladino si corregge e trasforma quel 3-4-2-1 in un 4-4-2 (o 4-2-3-1) con Bove esterno sinistro e Gudmundsson-Kean là davanti ad esprimere calcio e ad aggiungere qualità: non ci fu mossa più funzionante di quella. Bove è ovunque, va su tutti i palloni, corre dimostrandosi instancabile da quanta voglia ha di farsi vedere e la Fiorentina riesce a ribaltarla vincendo contro la Lazio grazie ad una doppietta di Gudmundsson su rigore. Da lì nasce la Fiorentina, ma soprattutto RINASCE Edoardo Bove. Quel calciatore su cui i tifosi viola dubitavano tanto è colui che corre quasi 10 chilometri a partita, colui che lotta su tutti i palloni e colui che sputa sangue pur di portare a casa una prestazione soddisfacente sia per sè stesso che per i supporters gigliati. Edoardo è sempre stato un centrocampista molto offensivo, ma che con il passare degli anni si era abituato a raccogliere caratteristiche più difensive per aiutare di più i compagni a centrocampo: questo è il compito che gli diede Mourinho a Roma. Palladino però ha notato ed ha trasmesso a Bove un’evoluzione per il ragazzo: correre tanto aiutando i compagni in fase difensiva, ma agendo sempre da esterno sinistro nel 4-4-2 in modo di aiutare anche i due attaccanti (in questo caso Kean-Gudmundsson oppure Kean-Beltran) quando devono mettere la sfera alle spalle del portiere.


Palladino sta concedendo al ragazzo proprio ciò che lui stesso voleva: aiutare i compagni quando sono in difficoltà in mezzo al campo, incidere nelle azioni offensive della sua squadra e, beh, dimostrare anche a chi ha deciso di non puntare più su di lui che ha ancora davvero tantissimo talento da vendere. Edoardo è un ragazzo che quando ha ricevuto la notizia di cercare un’altra sistemazione non l’ha proprio presa benissimo, ma ora ha trovato una realtà che gli vuole bene e che crede davvero tanto in lui. Infine, giusto come ciliegina sulla torta, sta girando da alcuni giorni l’indiscrezione che la Fiorentina vorrebbe anticipare di vari mesi il riscatto di Bove: ciò proprio per far capire al calciatore che c’è una squadra ed una città che crede in lui e nelle sue enormi potenzialità.


Dalla svolta contro la storica rivale, da quei messaggi su Instagram sempre citando i cori della Curva Fiesole alla rete siglata contro l’ex squadra, la Roma, al tanto amore che sta ricevendo da una piazza prestigiosa e allo stesso tempo esigente come Firenze. Edoardo è solo l’inizio: cresciamo insieme e continua così, questa è la tua “TUA” nuova casa.


E qualcuno da Roma sta iniziando a mangiarsi le mani…

[ Immagine Instagram @edo_bove ]

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