AAA continuità cercasi. A Empoli la Fiorentina non riesce, ancora una volta, a trovare la continuità richiesta per poter puntare a qualcosa di più di un semplice vivacchiare che, ahimè, ad oggi sembra essere il destino di questa stagione nata male sotto tanti aspetti.
Non basta il non aver preso gol da un Empoli che di certo non ha nel reparto offensivo il suo punto forte, ieri alla Fiorentina serviva una prestazione diversa sotto tutti i punti di vista. Formazione iniziale che presenta subito il tanto richiamato 4-4-2, ma che nella pratica vede Gosens limitato a terzino e Kouame, già di per sè non brillante, come esterno sinistro. Per non parlare del centrocampo, dove Bove fa fatica e Cataldi non fa cose esagerate nè in fase di recupero nè di impostazione.
Là davanti Kean è l'unico che veramente fa qualcosa, creando anche i pochi presupposti visti ieri per segnare, ma quel che irrita di più è l'inconsistenza di Colpani. Che sia la pressione della piazza, che sia la condizione ancora non ottimale, ma quel che è certo è che ad oggi non ha fatto niente per meritarsi il posto da titolare e non mi sorprenderei se contro il Milan dovesse giocare Ikonè al suo posto. Poi c'è Gudmundsson, la cui voglia di "strafare" è forse stata il motivo delle dichiarazioni di Kouame (ieri capitano) di richiamare i nuovi a maggior collaborazione. E dire che l'islandese di movimenti per la squadra ne ha fatti anche diversi.
Poi che l'Empoli in questo inizio di stagione abbia fatto grandi cose in fase difensivs è ineccepibile, ma giocare per non perdere è la cosa peggiore che una squadra come la Fiorentina, alla ricerca dei 3 punti, potesse fare. Si è vista più personalità a Bergamo e in casa contro la Lazio, seppur tra tremila difetti, ma sia ieri che contro il Venezia è mancata la stessa cosa: la voglia di vincere.
Palladino in questo momento è evidentemente in grande difficoltà, ma su una cosa sono certo: contro il Milan vedremo un'altra Fiorentina. Tralasciando la sfida contro il The New Saints di giovedì, domenica sera ci sarà quello che in gergo è definito il "big match". Una classica partita che si prepara da sola, appunto. Non dico che la Fiorentina vincerà sicuramente, ma queste sfide sono diverse dalle altre. Un risultato positivo, condito da una prestazione convincente, potrebbe davvero essere la svolta. Diversamente, prevedo tanti problemi.
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