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Immagine del redattoreJacopo Massini

Fiorentina-Inter | Il Bilancio Del Giorno Dopo

E pensare che l'approccio era stato anche giusto, ma alla fine la Fiorentina esce sconfitta dalla partita contro la prima della classe. Nzola appare in giornata, ma la sua rete viene giustamente annullata per fuorigioco, poi l'Inter va in vantaggio da calcio d'angolo. In modo inspiegabile, da un lato, ma c'è da dire che tra marcatura di Parisi e assenza di un uomo sul primo palo, la rete di Lautaro Martinez porta con sé ancora più rammarico.



Da lì ha avuto inizio una nuova partita. Fiorentina all'attacco, Inter che gioca di ripartenza e che spaventa più volte la retroguardia viola. Dati alla mano la squadra di Italiano avrebbe meritato almeno un gol, soprattutto considerando l'errore dal dischetto di Nico Gonzalez, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...e che mare, un oceano praticamente! Nzola, per tornare a parlare dell'angolano, si è sbattuto tanto e ha conquistato il calcio di rigore, ma in fase realizzativa dà sempre l'impressione di non andare troppo convinto. Beltran invece lotta, ma troppo lontano dalla porta. Per non parlare di ikonè, ancora troppo molle e inoffensivo. Purtroppo Italiano l'aveva preparata diversamente in tal senso, ma il forfait di Sottil lo ha obbligato a fare delle scelte. E con il mercato fermo... vabbè, niente niente, non commentiamo il mercato (semicit).


Concludo dicendo una cosa riguardo al mister, perché a sensazione a fine anno difficilmente resterà in viola e questo mi lascia tanto amaro in bocca. Vederlo costretto a mettere Milenkovic come punta e Nzola dal primo minuto dopo il forfait di Sottil ha fatto male. Come hanno fatto male quelle parole nel post partita a cui facevo riferimento prima, perché battute a parte è inutile negarlo: a questa squadra mancano degli acquisti sulle fasce offensive. Italiano merita di più, merita più soluzioni per fare il suo calcio e portarci in alto come tutti hanno sempre auspicato, compresi i dirigenti.


Fiorentina-Inter | Il Bilancio Del Giorno Dopo

© Articolo a cura di Jacopo Massini

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