L'ACF Pareggina colpisce ancora. Quinta partita stagionale, quinto pareggio per la squadra di Raffaele Palladino. Sempre in rimonta (escludendo la trasferta contro la Puskas Academy), segno di una grande voglia di portare a casa il risultato, ma dall'altra parte anche segno che in questi primi tempi l'atteggiamento non può essere questo. Una Fiorentina che sembra andare a Diesel, a differenza di quella di Italiano che, all'inizio dello scorso anno, partiva forte nei primi tempi e poi calava nella ripresa.
Il centrocampo, insieme ovviamente anche alla difesa, è il reparto che ha convinto meno di tutti. Cataldi ha dato più equilibrio e più sicurezza nel palleggio, ma Mandragora al suo fianco ha fatto l'ennesima partita incolore. Bove, che seppur non abbia fatto una partita indimenticabile, da quando ha entrato ha dato quella dinamicità che mancava. Adli invece ci ha messo qualità, con un calcio d'angolo perfetto per Gosens, e altre giocate lente ma di spessore. Forse nell'idea di Palladino c'è già una coppia titolare e chissà che non siano proprio loro due (con il jolly Richardson).
E poi si arriva al dunque, la difesa. Biraghi può fare il braccetto, ma Ranieri non può fare il difensore centrale a 3. Quel ruolo deve essere di Pongracic, il quale deve subito ritrovarsi e prendere per mano il reparto. Il classe '99 anche ieri è apparso troppo in difficoltà e nonostante sul primo gol il responsabile sia il capitano, manca una chiusura preventiva da parte sua. Comuzzo tiene là dietro, ma affidarsi ad un 2005 potrebbe essere un rischio. Nulla toglie alla sua prestazione, ma alla lunga serve che i leader vengano fuori. Nel reparto arretrato aggiungo una cosa. De Gea in panchina per questo Terracciano? Mi auguro che le gerarchie siano chiare
In attacco i problemi ci sono, ma forse meno. O meglio, gran parte di questi sono stati coperti dalle ottime prestazioni di Kean. Sì, perché Colpani, Beltran, Kouame non hanno di certo brillato e Ikonè, seppur sia entrato bene in campo, ci ha abituato ad una discontinuità tale da non poter garantire un certo affidamento.
È ancora presto, ma i punti valgono anche ad agosto. Questo Palladino lo sa, ma allo stesso tempo serve ripartire con una testa diversa al rientro. Ci saranno 8 partite tutt'altro che scontate e la prima di queste sarà contro l'Atalanta. Serve ingranare per evitare spiacevoli sorprese.
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