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Immagine del redattoreManuel Santi

FIORENTINA: UNA PAUSA NAZIONALI CHE FA BENE A TUTTI?


Le pause dei campionati per le Nazionali sono quasi sempre viste negativamente dai tifosi: interrompono i campionati, le gare delle coppe europee, per partite poco sentite a livello di tifo.

In questo caso però, la pausa dalla Serie A potrebbe arrivare al momento giusto per la Fiorentina.


Pongračić, Barák, Richardson, Kouamé, Kean: sono i calciatori della Fiorentina convocati dalle rappresentative nazionali maggiori, che saranno impegnati in Nations League e – Richardson – nelle gare di qualificazione alla prossima Coppa d'Africa.

A questi si aggiungono Bove, Kayode, Comuzzo e Martinelli per le Nazionali giovanili italiane u21 i primi due, u20 e u19 rispettivamente il terzo e il quarto.

Non un numero esorbitante di giocatori, che lascia a Firenze un discreto numero di ragazzi con cui Palladino potrà lavorare per sistemare quelle tante lacune viste nelle prime uscite di campionato e di Conference.

La stagione viola è iniziata in modo a dir poco turbolento: dal punto di vista del gioco nessuna gara è stata davvero convincente, i risultati non sono arrivati (tolta la qualificazione ai gironi di Conference, arrivata con enormi difficoltà nonostante dovesse essere una formalità), e la squadra sembra non aver minimamente compreso gli schemi e il calcio di Palladino.


Questi dieci giorni di pausa con le Nazionali però, come dicevamo prima, potrebbero giungere al momento giusto per la squadra viola.

Da un lato – per quanto riguarda i giocatori convocati – sarà molto importante per mantenere minutaggio e riacquistare fiducia, in caso dovessero arrivare prestazioni convincenti; soprattutto Kean – tornato tra gli uomini scelti da Spalletti per la Nations League – dovrà lavorare per convincere ulteriormente il CT italiano e per trovare quella continuità che in carriera gli è sempre mancata.

Dall'altro – per quanto riguarda i giocatori rimasti a Firenze – sarà molto importante continuare a lavorare con tranquillità con il mister allo scopo di assimilare meglio i suoi schemi, cosa che sarà fondamentale per migliorare in tutti gli aspetti (e detta anche da Adli nella conferenza di presentazione).


Anche dal punto di vista del tifo per quanto una pausa di dieci giorni dalla Fiorentina non sia il massimo, questa potrebbe però essere una sosta "rigenerante" per ritrovare voglia di vedere la squadra del cuore e provare emozioni per quei colori che ultimamente hanno fatto sognare molto poco, purtroppo.


Una pausa nazionali, quella arrivata tra la terza e la quarta giornata di Serie A, che potrebbe essere capitata al momento giusto per la Fiorentina e per Palladino.

Lavorare, senza pressioni, sarà fondamentale per migliorare il rullino di marcia e preparare prima l'Atalanta e gli impegni in campionato, con uno sguardo alla Conference League.



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