È vero, siamo tutti ancora fermi al gol di El Kaabi e la delusione, se vogliamo dirla tutta, aumenta man mano che passano le ore. Ma come dice il detto, non tutti i mali vengono per nuocere e mi perdoneranno coloro che leggeranno il mio pensiero, ma la sconfitta di mercoledì ha probabilmente aperto gli occhi anche a chi li aveva (forse solo apparentemente) chiusi.
Una squadra che in 3 anni è cambiata tanto, almeno negli interpreti chiave come il centrocampo e l'attaccante centrale, ma che di fatto non ha mai trovato un vero leader che prendesse per mano gli altri e li conducesse alla vittoria. In parte lo ha fatto Nico, a volte Bonaventura, mentre in altre occasioni Arthur, ma tutti e 3 mercoledì sono mancati all'appuntamento della stagione. E forse proprio a loro (e non solo) si riferisce la Curva Fiesole quando parla di giocatori con atteggiamenti indegni. E tutto questo legato ad una società che non ha dato certezze a Italiano, tornando sempre al solito centrocampo che in 3 anni ha visto passare Torreira, Amrabat e poi Arthur e poi all'attacco che dal post-Vlahovic non ha ancora trovato un degno erede. Se a questo aggiungiamo le giuste lacune che può dare il gioco di Italiano allora il "danno" è presto fatto: un settimo posto e due ottavi posti che hanno garantito la Conference, mentre altre squadre come Bologna e Atalanta, con progetti lungimiranti e attenti, hanno centrato rispettivamente la Champions League e la vittoria dell'Europa League. Vi sfido a trovare chi avrebbe ipotizzato questo scenario 3 anni fa.
Dunque le parole della Curva Fiesole, almeno da parte mia, trovano completa condivisione. Le premesse erano altre, così come le promesse. Nessuno si aspetta uno scudetto dall'oggi al domani e tutti sanno quanto sia difficile per piazze come Firenze vincere. Ci siamo andati vicini, con la Conference che era alla nostra portata, seppur non sia neanche lontanamente paragonabile all'Europa League, ma in questo sport l'andarci vicino non conta. E vincere mercoledì ci avrebbe fatto gioire, ma non avrebbe cancellato le scelte scellerate di gennaio quando da quarto in classifica hai deciso di indebolirti (di fatto hai rinunciato ad un difensore e ad un esterno senza rimpiazzarli). Così come non avrebbe cancellato sessioni di mercato prive di programmazione. Adesso servono risposte chiare, perché per quanto non si chieda la luna, serve quantomeno l'ambizione di voler andare sempre più in alto senza accontentarci di inutili tabelle e di una quasi metà classifica, specialmente se chi per anni ha occupato zone di classifica più basse ad oggi dimostra di averti doppiato.
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