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Gosens: "Dobbiamo iniziare a guardare i calciatori come esseri umani, tanti giocatori soffrono ma non lo dicono"

Immagine del redattore: Alessandro ZulloAlessandro Zullo



In un'intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, Robin Gosens ha affrontato il tema della psicologia nel calcio, sottolineando che i problemi mentali non vengono affrontati a dovere in molti casi dai calciatori.


"Mi sono laureato in psicologia perché voglio aiutare i giovani e le persone che soffrono la pressione o altre malattie. Vorrei che i problemi mentali non venissero visti come una debolezza, nel calcio così come nella società.

Serve uno psicologo che sia sempre con la squadra e che sia a disposizione dei calciatori."





"La combinazione tra il mio percorso universitario e la mia esperienza da calciatore può essere interessante. Posso capire doppiamente avendolo vissuto in prima persona.

Un calciatore che entra in campo e non rende potrebbe avere dei problemi familiari o di salute. Dovrebbe esserci un modo per aprirsi in sicurezza. Abbiamo la responsabilità di dirgli "sono con te, voglio che in campo spacchi tutto. Se stai male a casa o a livello familiare è importante che tu ti apra, altrimenti la stampa, i tifosi e la società non possono capirlo. Sono sicuro che se il tifoso sapesse capirebbe, perché lui vuole che tu renda al massimo.

Dobbiamo iniziare a guardare i calciatori come esseri umani".


Gosens Intervista
(Foto Instagram, @robingosens)

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