1. Udinese: possibili chiavi di lettura
Squadra magari non eccelsa sul piano tecnico, quella friulana guidata dal tecnico jugoslavo (così ama definirsi) Kosta Runjaic, ma squadra che fa dell'organizzazione e dell'intensità della sua fase di pressing la pietra d'angolo del proprio gioco, con annessi pregi e limiti. L'Udinese sta vivendo una stagione altalenante - complicata da vari infortuni - fatta di big messe in difficoltà (le camicie fatte sudare a Napoli e Atalanta, la vittoria contro la Lazio) e scivoloni pesanti, come il ko di Venezia o la sconfitta casalinga contro il Genoa.
Nel match di stasera, un fattore determinante sarà proprio la capacità della Fiorentina di superare l'aggressiva prima pressione dell'Udinese. I tanti giocatori che i bianconeri portano in zona palla possono valere l'apertura di spazi interessanti, complice oltretutto una certa fatica dei friulani a mantenere le giuste distanze e compiere i corretti scivolamenti difensivi sui 90 minuti. D'altronde, l'idea di "attrarre la pressione" per poi andare velocemente in verticale è da sempre un focus centrale del gioco di Palladino.
Tuttavia, la Viola sarà priva di Dodô, giocatore a cui è spesso demandato il superamento delle prime linee avversarie anche con strappi palla al piede. Diventa quindi ancor più importante la capacità della Fiorentina di manipolare i riferimenti avversari con la costruzione bassa - meccanismo inceppatosi a Bologna, complice proprio l'intensità della pressione dei rossoblù - e, al contempo, non lasciare isolato Kean in avanti, chiamato nel caso a dare una soluzione diretta in uscita. Se Moise può spuntarla nel duello che avrà per tutta la partita con Bijol (o chi per lui), sarà importante sostenerlo con i movimenti alle sue spalle per evitare che venga troppo facilmente raddoppiato: altra situazione vista al Dall'Ara, con il centravanti fagocitato dalla morsa Lucumì-Beukema.
2. Beltran, Gudmundsson o Sottil?
Il - forzato causa assenze - rinnovo dell'esperimento Beltran esterno/Gudmundsson trequarti visto contro il Guimaraes non ha sciolto i dubbi sull'efficacia di questo assortimento di partenza. In questo, il ritorno a disposizione di Sottil (assente giovedì al pari di Cataldi per influenza) e le recenti prove positive del ragazzo possono far pensare a una sua scelta dal primo minuto e al ritorno dell'alternanza, in luogo della convivenza, tra l'argentino e l'islandese. E chi scegliere allora tra Beltran e Gud dall'inizio?
Probabilmente più Gudmundsson, sia perché parzialmente risparmiato in coppa (Beltran ha giocato l'intera gara), sia perché molto bisognoso di minutaggio per entrare nella condizione migliore, sia perché lo scenario degli spazi ampi potrebbe esser quello giusto per permettergli di riaccendersi. Tuttavia, non va sottovalutata l'importanza negli equilibri tattici in campo avuta da Beltran finora, vero e proprio regista offensivo capace di guidare e sostenere rapidi sviluppi verticali, nonché di dare il necessario sostegno alle due fasi.
3. Regali di Natale e propositi per l'anno nuovo
Sì va bene il mercato ecc. ecc. Ma in fondo chi scrive è una persona semplice e si accontenta di poco: 7 punti tra Udinese Juventus e Napoli e siamo tutti felici. Magari partendo dai tre punti stasera. Così facciamo un regalo anche a Bove in tribuna.
“I tre punti del lunedì” sono una rubrica settimanale di SpaceViola, a cura di Federico Castiglioni. Se ti ha convinto o se invece preferisci offenderlo per quanto hai letto, puoi seguirlo o contattarlo qui. Oppure qui. Il giovedì mattina passa su RadioFirenzeViola.
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