Alla vigilia della sfida contro il Maccabi Haifa, valida per l'andata degli ottavi di finale di Conference League, ha parlato l'allenatore della Fiorentina, Vincenzo Italiano. Ecco le parole riportate dai principali quotidiani sportivi nazionali e locali.
Come giudica la partita di domani?
"Ricominciamo questa cavalcata in Europa. Riparte dopo un bel po' di stop, contro un avversario che dobbiamo rispettare perché arriva dall'Europa League, dove ha fatto punti, mettendo in difficoltà le avversarie. Abbiamo visto ciò che abbiamo potuto e per me non esiste partita semplice. Dobbiamo prepararla bene e sotto l'aspetto dell'attenzione. Domani dovremo lavorare in un certo modo pensando di fare ciò che sappiamo fare meglio. Siamo in grande crescita e dobbiamo dare continuità ottenendo domani un buon risultato".
Cosa pensa di ciò che sta accadendo in Israele?
"Giochiamo in campo neutro, è chiaro che in casa loro abbiamo visto che sarebbe stata una bolgia. Arriveranno però dei tifosi a sostenerli. E' una partita tosta e difficili. Siamo tutti qui a pregare per sperare che si trovi la pace perché vedere ancora questa guerra e distruzione non è quello che tutti vogliamo. Siamo qui che insieme a tutta la gente coinvolta a pregare che ciò accada. Domani sarà una partita importante in una competizione che sta acquistando valore viste le concorrenti che sono ancora dentro".
Come giudica la Conference rispetto quella dell'anno scorso?
"Questa è una competizione che è al terzo anno e continua sempre a proporre squadre di un certo valore. Quest'anno ce ne sono tante attrezzate per arrivare fino in fondo e le difficoltà aumenteranno. L'anno scorso abbiamo raggiunto una finale con un percorso bello. Anche quest'anno vogliamo arrivare insieme alle altre a giocarci la vittoria finale. Sappiamo che non sarà una passeggiata ma ci giocheremo le nostre carte. Rispetto agli anni precedenti sarà molto più complicato visto il valore degli avversari che è più alto rispetto alle prime due edizioni".
L'anno scorso in questo periodo la squadra andava forte, riuscirete a ripetervi?
"Togliendo la gara di Bologna che era un recupero, credo che nelle ultime quattro ci siamo comportati bene. Forse potevamo fare qualcosa in più in trasferta, ma siamo reduci dalla grande prestazione contro la Lazio ma anche da alcune partite giocare con un livello tecnico e un efficienza diversa rispetto a gennaio e agli inizi di febbraio. Questo conferma che siamo in crescita che ci sono stati dei giocatori che sono rientrati e che ci permetteranno di cercare maggiore continuità. Mancano due mesi e mezzo, ci sono impegni importanti e difficili. Ci sono tante partite di livello alto e sapete tutti quali sono le difficoltà nelle coppe. Se alziamo il livello di prestazione, secondo me possiamo trovare quella continuità che abbiamo avuto l'anno scorso".
Può essere la partita di Comuzzo?
"E' stata fatta questa scelta di tenerlo come quarto centrale. Ha qualità e grandi margini di crescita. E' un difensore che vedrete farà parlare di sé perché è bravo ed è rimasto con noi perché ha qualità. Si vede qualcosa di diverso rispetto ai suoi coetanei. Sa che ci può essere spazio in qualsiasi momento. Domani è una partita importante, dobbiamo cercare di fare le cose per bene, fare prestazione e mettere in difficoltà gli avversari. Domani andrà in campo la squadra migliore. Lui rimane un giocatore giovane e forte, se i compagni lo permetteranno qualche spazio da qui alla fine lo troverà".
Quanto sarà importante sfruttare tutta la profondità della rosa?
"Adesso giocando ogni due tre giorni ci sarà bisogno di tutti perché sarà inevitabile. Perdi per strada gente per qualche problemino, qualche contusione o stanchezza, e nelle rotazioni per forza ci sarà spazio per tanti se non per tutti. Abbiamo dimostrato in passato che far sentire partecipi tutti, porta a ottimi risultati. Troppe partite ravvicinati tra viaggi e poco tempo per recuperare, porterà a far giocare tutti. Questo ha fatto la differenza l'anno scorso: hanno giocato tutti tanti minuti, lo richiedeva il fatto di giocare tante partite. Lo sanno i ragazzi cosa penso: non c'è preclusione per nessuno, ci sarà bisogno di tutti, con la testa giusta, la giusta motivazione e cercare di farsi trovare pronti. Avere gente fresca e lucida e in condizione, può darci grandi vantaggi. Sono convinti che tutti si faranno trovare pronti".
Quali sono le differenze attuali tra la Premier e la Serie A?
"La Premier è in vantaggio su tutti i campionati per l'intensità e per i valori dei calciatori. Ha qualcosa in più rispetto a tutti i campionati europei. Non lo scopriamo adesso ed è uno spettacolo da tutti i punti di vista. La nostra Serie A però sta dimostrando di essere a un buon livello. In tante squadre stanno andando avanti in Europa come l'anno scorso. Pian pianino si può anche recuperare".
Il nuovo ruolo di Beltran è quello dove si potrà esprimere al meglio?
"Lucas rispetto all'inizio è davvero un calciatore diverso. Anche per il fatto che ha legato di più con i compagni, conosce l'ambiente, ci è voluto il normale periodo di ambientamento. Adesso è davvero un altro calciatore. Ha questa possibilità di giocare con funzioni diverse e dobbiamo sfruttarlo per darci quello che ci può dare. Lui può stazionare in tante zone del campo. Da quando è arrivato è un altro ragazzo, si vede che ora è dentro la squadra e ai meccanismi. Se riesce a rompere il ghiaccio poi la qualità ce l'ha, ha ancora grandi margini di crescita ed è tanta roba per un allenatore avere un giocatore così duttile".
Come sta Parisi adesso e in prospettiva?
"Rientra nel discorso che abbiamo fatto prima sulle tante partite che dovremo giocare. Troverà sicuramente spazio. Era partito forte, facendo grandi prestazioni. E' riuscito anche a convincermi a farlo giocare anche a destra, poi ha avuto 20 giorni dove è stato male e non si è allenato. Adesso è rientrato, c'è stima in lui, è alla Fiorentina perché può dare tanto alla squadra. In questo periodo qua deve farsi trovare pronto, attaccanto subito l'interruttore quando verrà chiamato in causa. Dovrà essere bravo lui perché in quelle zone del campo si fa la differenza. Sarà un periodo dove tanti ritorneranno a dimostrare il proprio valore e mi auguro che tutti abbiano la capacità di farsi trovare con la spia accesa. Ci aspettiamo tanto da lui".
Come sta Nico Gonzalez?
"Nico stava bene e sfruttava anche il rendimento della squadra. Stiamo provando a fare lo stesso adesso con più minuti e più partite possibili per riavelo con lo stesso dinamismo dell'inizio. Sinceramente a parte il gol mancato col Torino è dentro a tutto quello che gli si chiede. Forse ha bisogno di un po' di brllantezza che ha perso stando fuori per un po'. Spinge forte, è applicato, quindi secondo me manca poco per rivere il Nico di inizio stagione ma dovrà essere accompagnato da tutti i compagni e dal rendimento della squadra perché così possiamo dare mano a un giocatore così che ha grande qualità e che ha grande spirito. Siamo noi i primi a volerlo al top della forma quanto prima".
(Foto di Matteo Dovellini, Repubblica)
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