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Immagine del redattoreMichele Stianti

LA CONFERENZA DI PALLADINO: TRA AZIENDALISMO E VOGLIA DI CAMBIARE LA FIORENTINA

(Foto di Matteo Dovellini)

A Firenze oggi è iniziato un nuovo capitolo. No, non mi sto riferendo all'elezione della neo sindaca Funaro dopo il ballottaggio con Schmidt, ma alla presentazione del nuovo allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino. L'ufficialità era arrivata da settimane, oggi la prima conferenza stampa al Viola Park che ci ha aiutato a conoscere meglio il tecnico ex Monza e dato diversi spunti interessanti.


Le impressioni dopo questo primo confronto con i media sono state sicuramente positive, si è parlato di calcio (argomento fin qui sconosciuto nel media center del Viola Park), con l'allenatore campano che ha spiegato di voler giocare a tre, ma di potersi adattare anche ad una difesa a quattro, e di essere già sul pezzo per costruire la Fiorentina del futuro.


E' stato molto diretto in alcune sue dichiarazioni; ha ribadito la volontà di voler alzare l'asticella con la società (ad oggi sono solo parole), di voler puntare su Parisi a tutta fascia in caso di 3-4-2-1 e su Sottil, di aver già parlato con tutti i giocatori meno che con Ikonè, che sembra essere sempre più lontano da un futuro in maglia viola.


Sui giovani rientranti dai prestiti e i ragazzi della Primavera ha affermato di volerli valutare in ritiro e volerci puntare. Altra indicazione in accordo con la dirigenza, così come la risposta alla domanda sui giocatori in scadenza di contratto (Castrovilli, Duncan e Bonaventura) che difficilmente rimarranno in viola.


Belle parole, resta però quella sensazione di aziendalismo tanto cara a questa società, ma che non contribuisce, e anzi ostacola un concreto salto di qualità, accontentandosi e rimanendo di fatto nella mediocrità. Per carità, non mi auspicavo certo che alla prima conferenza Palladino andasse contro alla dirigenza alzando un polverone inutile, ma che provasse a dare un segnale, quello sì.


La seguente risposta Non metto paletti, ho grande indecisione con la società. Non ho fatto richieste specifiche” sembra andare proprio in questa direzione, chiaramente spero di sbagliarmi. Buon lavoro mister.

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