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Immagine del redattoreGiulio Vitali

Le pagelle di Fiorentina-Venezia 0-0

La Fiorentina non si sblocca in questa stagione: arriva un pareggio mesto e scialbo per 0-0 in casa contro il Venezia. Due punti in due partite e una prestazione tutt'altro che soddisfacente. Ecco le pagelle:


Pietro Terracciano: spettatore non pagante nel primo tempo, poi un paio di buoni interventi nella ripresa su Zampano e Raimondo. 6.5


Dodo: colui che ci mette sempre più energia e fosforo. Spinge sulla fascia, si prende falli tra cui l'ammonizione di Zampano, vince duelli, ha spirito, è sicuramente uno tra coloro che ha la migliore condizione. 6.5


Luca Ranieri: buone letture, non soffre praticamente niente e dirige discretamente il reparto. 6.5


Pietro Comuzzo: tutt'altro che raffinato in fase di impostazione, quanto meno è solido dietro, non rischiando granché. 6


Dal 78' Lucas Martinez Quarta: s.v.


Cristiano Biraghi: è la prima fonte di gioco della Fiorentina, praticamente l'unico regista in campo viste le caratteristiche del centrocampo. In difesa rischia qualcosa e perde un duello con Idzes che poteva diventare pericoloso. Molto meno protagonista del solito in avanti, piuttosto opaco. 5.5


Fabiano Parisi: a tratti più remissivo, ma quando parte ha una buona gamba, ha passo e arriva un paio di volte alla conclusione, rendendosi pericoloso soprattutto con la seconda. 6


Sofyan Amrabat: non perfetto in fase di interdizione, non particolarmente utile in costruzione. La condizione fisica sembra ancora non perfetta e non ha il motore dei giorni migliori, quindi si limita a fare cose semplici. 6


Amir Richardson: partenza un po' tesa e contratta per il debutto, ma con il passare dei minuti si scioglie. Se inizialmente fa il compitino, prende sempre più coraggio portando palla con buona autorevolezza e inserendosi davanti non andando lontano dal vantaggio. Stante la situazione del centrocampo viola e in attesa degli acquisti, il marocchino deve essere un titolare. 6.5


Dal 78' Rolando Mandragora: entra e si fa subito ammonire per un fallo su Ellertsson che era stato completamente perso. 5.5


Antonin Barak: due conclusioni poco pericolose, un primo tempo difficile, poi a inizio ripresa sale di tono, si fa trovare di più e mette due palle interessanti in profondità. Una prova però non soddisfacente e non convincente per chi vuole insidiare la titolarità. 5.5


Dal 55' Andrea Colpani: cerca subito di entrare in partita con un corner procurato, poi non combina granché e commette anche un brutto errore sulla sua trequarti che rischiava di costare caro. 5.5


Christian Kouamé: sicuramente più vivace di Barak, si fa trovare tra le linee. Come sempre fa vedere alcuni limiti, ma confeziona l'occasione principale del primo tempo con una splendida rovesciata magistralmente respinta da Joronen. Prova generosa. 6


Dal 68' Riccardo Sottil: niente. 5.5


Moise Kean: fisicamente dominante. Si appoggia ai difensori con tutta la sua potenza, si prende falli, difende palloni, fa a sportellate. L'atteggiamento è quello giusto, gli occhi sono quelli della tigre. Va spesso alla conclusione, sente la porta. Una conferma dopo la rete di giovedì. 6


Dal 79' Lucas Beltran: s.v.


Allenatore Raffaele Palladino: la sua Fiorentina è dimessa e impaurita nel primo tempo, come già spaventata dopo i primi due pareggi della stagione. L'atteggiamento è passivo, i due centrocampisti fanno praticamente due difensori aggiunti. Cambiano le cose all'inizio della ripresa, quando la Viola prende il pallone e cerca di imporre il proprio gioco. Poi nella parte finale i suoi combinano ancora poco e rischiano qualcosa dietro, in più i cambi non incidono, così come non si capisce la scelta di mettere Beltran al posto di Kean con la necessità di vincere. Il mercato deve intervenire, ma lui deve lavorare perché il gioco non c'è e l'identità non c'è. 5



Biraghi e Kean

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