Nel giorno del Media Day organizzato oggi dalla UEFA al Viola Park c'è stato spazio anche per le parole di Vincenzo Italiano, che ha risposto alle domande dei giornalisti presenti sula partita di domani a Cagliari e sulla finale di Conference League, in programma tra una settimana contro l'Olympiacos. Queste le sue parole:
Sulle emozioni per la gara di Atene: "Sono giorni particolari... perché vogliamo prima essere concentrati anche sulla gara di domani a Cagliari. Certo, questa è una giornata dedicata alla finale e posso solo dire che abbiamo fatto un percorso in Europa fantastico, di grande valore. Siamo riusciti a conciliare tanti impegni ed è un orgoglio per tutti essere qui oggi. Ma per noi adesso conta prima di ogni cosa Cagliari. Vogliamo affrontare la gara con l'Olympiacos con l'esperienza fatta lo scorso anno".
Se ha da dire qualcosa a Claudio Ranieri: "Domani saremo gli ultimi avversari di una sua lunga carriera a dir poco fantastica. Domani sarò felice di poterlo salutare e ringraziarlo per ciò che ha fatto".
Se per domani l'esempio può essere l'Atalanta che ha vinto a Lecce prima della finale: "Sì, ne ho parlato con i ragazzi: sappiamo che abbiamo bisogno di punti per arrivare all'ottavo posto e consolidare una posizione che meritiamo che è l'ottavo posto. A Cagliari dobbiamo fare una partita vera perché abbiamo bisogno di punti".
Sull'importanza della finale nella sua carriera: "Queste finali che abbiamo fatto in questi anni non erano state programmate all'inizio: siamo stati bravi a riconfermarci e andare oltre. Adesso abbiamo una chance di prenderci una rivincita, sappiamo cosa ci aspetta e come dobbiamo preparare la gara di Atene. L'amarezza accumulata un anno fa ci deve galvanizzare per poter andare oltre e affrontare la partita con maggior ambizione. Affronteremo una squadra molto forte, che ha un ottimo atteggiamento: basti vedere quello che ha fatto con il Maccabi e con l'Aston Villa".
Sui dettagli da studiare per preparare al meglio la finale: "Per me il dettaglio più importante riguarda il fatto che ogni palla può essere buona per farti vincere o per farti perdere una partita. Ogni situazione deve farti pensare che può essere l'ultima. Ecco perché servirà avere la massima attenzione e questo vale sia per la gara di Atene che di Cagliari".
Su quante volte ha ripensato alla finale col West Ham: "Quella ormai è una gara andata... io penso ancora che non l'abbiamo giocata male, anzi abbiamo tenuto testa a una squadra forte. Abbiamo però commesso due ingenuità che non ci hanno permesso di gioire e di affrontare in modo diverso quel finale di gara. Se giocheremo ad Atene con la stessa personalità sarà una cosa molto positiva ma sarà essenziale non commettere errori. Servirà serenità in testa".
Su che squadra andrà in campo domani: "Devo ancora valutare alcune cose, soprattutto lo stato fisico di alcuni giocatori: ci sono state gare molto ravvicinate per cui l'obiettivo è quello di dare minutaggio a tutti in questo periodo per far arrivare la rosa al meglio ad Atene. Ma per noi è fondamentale arrivare all'ottavo posto".
Sul pubblico di Firenze: "Tutte le volte che scendo in campo sia al Franchi che fuori sento il senso di responsabilità mi dà Firenze. La gente vuole che noi sudiamo la maglia e noi dobbiamo mostrare rispetto per il nostro popolo. Quello che mi lascerà il rapporto con i tifosi viola è questo. C'è una curva fantastica al Franchi, è il dodicesimo uomo in tutto e per tutto: l'ho ammirata da avversario e ora da allenatore. Ho un grandissimo rispetto per la Fiesole e per me c'è solo da complimentarsi".
Sulla pressione di vincere la finale: "Non serve che ci facciano pervenire la pressione, la sentiamo anche da soli. A livello personale tutti percepiamo questa voglia di arrivare fino in fondo... se si chiama pressione ben venga. Mi piacerebbe vedere Firenze esultare per un trofeo europeo, dopo oltre 60 anni di attesa".
Sui rigori provati a fine allenamento: "Ogni fine seduta ci fermiamo per batterli... e oggi si sono fermati in tanti per provarli. Dobbiamo sapere che i rigori sono una delle possibilità ad Atene. Quest'anno dobbiamo essere più bravi e concentrati".
Sulle parole di Gasperini sull'addio dopo una Coppa: "Forse il mister lo ha detto per scaramanzia visto che, come noi, ha perso qualche finale... la sua forse era solo una battuta. Per quanto mi riguarda dico quello che sto dicendo da giorni: ho la massima attenzione solo per questa partita, poi dopo il 2 giugno tireremo le somme, come dice il nostro direttore".
Su come sta Biraghi: "Sono tutti disponibili, come un anno fa: tutto ciò sarà un problema e un pensiero in più per me. Biraghi ha preso solo una botta, sta bene. Ma ci tengo a dire che avere tutta la rosa con me è una grande soddisfazione".
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