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Immagine del redattoreJacopo Massini

Maccabi Haifa-Fiorentina | Il Bilancio Del Giorno Dopo. E domani arriva la Roma...

Scusate il ritardo, ma ero ancora impegnato ad osservare il bel terreno di gioco sul quale abbiamo giocato giovedì sera. Scherzi a parte (e mica tanto), la partita contro il Maccabi Haifa si presentava già in partenza come complicata viste le condizioni precarie del campo, da un lato, ma anche per il clima sugli spalti non di certo da ottavo di finale di una competizione europea. E già per questo sarebbe da fare un plauso agli oltre 400 tifosi viola che sono volati fino a Budapest per sostenere la propria squadra e popolare i seggiolini di uno stadio semi-vuoto e che alla fine, in qualche modo, si sono tolti una bella soddisfazione.


La squadra israeliana non è quella di un anno fa, quando riuscì nell'impresa di battere la Juventus nel girone di Champions League, ma se c'è una cosa che abbiamo imparato è che con la Fiorentina non c'è mai un risultato scontato. L'approccio è ottimo, visto che dopo neanche due minuti Nzola si ricorda che il mestiere di un attaccante è anche quello di segnare, ma i viola tirano i remi in barca troppo presto e rischiano veramente il capitombolo prima della fine del primo tempo. E in ogni caso, farsi ribaltare per 2-1, non è tanto lontano dalla definizione di capitombolo. Una situazione quasi surreale.


Nella ripresa cambia la testa, Italiano si sarà fatto sentire, e si nota come la squadra cerchi e trovi qualche giocata diversa dal sito sterile giro palla. Risultato? Beltran con un colpo da calcetto insacca il 2-2. Finito qui? No, perché l'assist è di Nzola, che fa un'altra giocata da attaccante. Che possa essere un nuovo punto di partenza per l'angolano. L'inerzia della partita è comunque a favore della Fiorentina ed è per questo che a tornare in vantaggio...è il Maccabi Haifa. Qui lo dico e lo riconfermo: impesabile che in certe situazioni si voglia uscire puliti (che è un paradosso visto il terreno di gioco nel quale si è consumata la partita) e non si voglia commettere un fallo tattico. Nello specifico mi riferisco a Ranieri, alla prima vera partita steccata da inizio stagione.


Che poi è tutto bene quel che finisce bene, almeno per quanto riguarda il primo atto, ma se consideriamo che la Roma poche ore prima ha annientato il Brighton per 4-0 c'è bisogno di una sveglia generale in vista di domani. Poi si penserà al ritorno, al Franchi, ma questa squadra deve stare sul pezzo e ritrovare la fiducia.


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