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Immagine del redattoreJacopo Massini

MODESTO: "VINCERE È NEL DNA DELL'OLYMPIACOS. FIORENTINA, ATTENTA AD EL KAABI E FORTOUNIS"

François Modesto, attuale direttore tecnico del Monza ma con un grande passato da dirigente e giocatore dell'Olympiacos, ha parlato al sito Gianlucadimarzio.com e si è soffermato proprio sugli avversari dei viola in finale di Conference League:“Se ripenso ai tifosi dell'Olympiacos mi vengono i brividi: la loro passione scorre ancora nel mio sangue. I miei figli vivono ad Atene e tifano ogni weekend allo stadio: se dovessero vincere sarò felicissimo”.


Prosegue: “Tutto parte dal presidente, Evangelos Marinakis. È tifosissimo: per lui l’Olympiacos è passione pura, non un business. Pensa all’Olympiacos ventiquattro ore su ventiquattro, mette tutto quel che può per il bene della squadra. Ha investito tanto, nei giocatori ma anche nelle strutture, dallo stadio al centro sportivo. Io sono stato il primo acquisto della sua era da presidente, nell’estate del 2010. Aveva appena rilevato il club, realizzando il suo sogno, e riportato Valverde in panchina. Da lì è nato un rapporto speciale, che va ben oltre il calcio”.


Ancora: “Vincere è nel DNA dell’Olympiacos, la maglia pesa tantissimo. Dopo uno scudetto si festeggia per una notte, non di più: il giorno seguente è già tempo di pensare alla stagione successiva. Pochi club al mondo hanno questa mentalità: non c’è mai relax. Ed è un privilegio. Marinakis è stato il primo a pensare che il campionato non fosse abbastanza, il primo a credere che una squadra greca potesse eliminare il Milan o l’Arsenal. Ci diceva: ‘Dobbiamo andare a vincere ovunque in Europa’. Sembrava un sogno, ma alla fine aveva ragione”.


L’Olympiacos giocherà la prima finale europea della propria storia La Fiorentina deve essere attenta e lo sarà: è una squadra forte, abituata a queste competizioni, e ha una tifoseria incredibile. Ma l’Olympiacos ha sempre giocato in Champions e in Europa League negli ultimi trent’anni: sfidarli in Grecia è difficile, nelle sfide internazionali il livello si alza”.


A chi deve stare attenta la Fiorentina? "Mendilibar è un bravo allenatore e sin dal suo arrivo, a febbraio, ha espresso buone idee di gioco. Non arrivi in finale per caso: la squadra ha qualità. El Kaabi, il centravanti, è fortissimo. Ha segnato 32 gol quest’anno, di cui cinque contro l’Aston Villa, che l’anno prossimo farà la Champions. E poi c’è Fortounis, giocatore che ho avuto e del quale sono innamorato: ha un talento straordinario. Quando si ritirerà, tutti capiranno che è stato uno dei più forti della storia del club”.



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