A Radio Roma Sound è intervenuto il sindaco uscente di Firenze, Dario Nardella, parlando della situazione degli stadi, in particolare soffermandosi sul Franchi.
Qui le sue parole:
"È molto spinoso. In Italia è difficile realizzare impianti nuovi, se fosse così lo avrebbero fatto tutti invece nelle grandi città si parla solo di riqualificare stadi già esistenti, ma siamo indietro. Io a Firenze sono stato molto testardo e tenace, aiutato dalla mia amministrazione e a suo tempo dal governo Draghi che ci ha dato un fondo per il patrimonio culturale. Abbiamo considerato lo stadio Franchi di Nervi un monumento nazionale come previsto dalla legge italiana e quindi abbiamo ottenuto risorse, 150 milioni di euro, non solo per ristrutturarlo ma per renderlo più funzionale”.
Ha poi concluso:
"Se non avessimo fatto questa battaglia il Franchi avrebbe fatto la fine del Flaminio: sarebbe stato abbandonato, avrebbe prodotto degrado e insicurezza in un quartiere importante. Questo è stato il nostro obiettivo nonostante la contrarietà di tanti politici. Essendo uno stadio pubblico la società di calcio non ha voluto investire, quindi non abbiamo avuto altra scelta che metterci noi d’impegno per trovare le risorse. Credo che il sindaco di Roma, che è anche lui una persona tenace, potrà trovare una soluzione di questo tipo perché noi non possiamo lasciare gli stadi abbandonati. O ce li fanno demolire e ricostruire tutti, ma in questo caso parliamo di monumenti nazionali e non si può, oppure dobbiamo trovare mezzi e risorse per riqualificare. Firenze ce l’ha fatta e speriamo possa farcela anche Roma”
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