In qualche maniera la Fiorentina riesce a prendersi la prima vittoria stagionale: la Lazio è battuta per 2-1 in rimonta grazie a due calci di rigore del neo-arrivato Albert Gudmundsson. Dopo un primo tempo difficile, la Viola riesce a reagire di carattere e a ottenere i primi tre punti del suo campionato. Queste le pagelle.
David de Gea: si fa trovare pronto con un bellissimo intervento su Zaccagni, compie un'altra buona parata su Gila e soprattutto sul destro di Dia. Salva ancora la sua squadra nel secondo tempo a più riprese su qualche conclusione dalla distanza. Sempre pronto. 6.5
Lucas Martinez Quarta: comincia subito con una disattenzione su Zaccagni concedendo una punizione pericolosa. In grande difficoltà come tutti i suoi compagni nel primo tempo. 5
Dal 46' Albert Gudmundsson: entra, si prende il rigore facendosi atterrare da Guendouzi e spiazza con freddezza Provedel dagli undici metri. Ancora freddo sul secondo penalty che regala il vantaggio. Impatto devastante. 7
Pietro Comuzzo: viene completamente sovrastato da Gila in occasione del vantaggio della Lazio. Come tutto il reparto, è costantemente in sofferenza. Nel secondo tempo con l'assetto a quattro accanto a Ranieri non corre più tanti pericoli, ma rimane la macchia del gol. 5.5
Cristiano Biraghi: retropassaggi sbagliati, leggerezze, un'ammonizione presa di frustrazione dopo il gol. Dovrebbe essere lui a guidare la squadra, invece è troppo nervoso. Si conferma inadatto come terzo di difesa. 5
Dal 46' Luca Ranieri: ordinato e preciso, senza sbavature, applicato e attento per tutto il secondo tempo. 6
Dodo: più bloccato del solito per contenere Zaccagni e Tavares, comunque ogni tanto si fa vedere anche in avanti come un buon cross che Kean non riesce a girare verso la porta, ma sbaglia un appoggio che avrebbe messo in porta lo stesso Kean. Cresce nel finale, mette una serie di palloni tagliati interessanti in mezzo e con voglia va a prendersi il secondo rigore. 7
Edoardo Bove: ci mette corsa e intensità, ma ben poca qualità per giocare tra mezz'ala e trequartista, va meglio nel secondo tempo quando viene arretrato. 5.5
Danilo Cataldi: una bella pressione alta porta all'occasione clamorosa di Colpani, in mezzo al campo è quello che ci mette più grinta, qualità e intensità. Dà anche una mano dietro con due belle coperture. 6.5
Dall'83' Yacine Adli: s.v.
Robin Gosens: si fa ammonire per un fallo ingenuo su Isaksen. Spostato da terzino nel secondo tempo ha meno possibilità di spingere, ma comunque meno brillante rispetto alle ultime uscite. 5.5
Rolando Mandragora: la solita prestazione di Mandragora, spesso fantasmatico, poco incisivo, poco dannoso. 5.5
Dal 65' Christian Kouame: entra con discreta verve, lottando su tutti i palloni e colpendo di testa su un corner. Sciupa però una bella occasione in contropiede servendo male Ikoné. 6
Andrea Colpani: si ritrova subito a tu per tu con Provedel e il portiere della Lazio gli devia sul palo una conclusione a botta sicura. Per il resto si vede poco e cala alla distanza verso il finale di partita, se non per un bel mancino che esce non di molto alla destra di Provedel. 5.5
Dall'81' Jonathan Ikoné: s.v.
Moise Kean: sempre il solito spirito, lotta, fa reparto ed è anche generoso dando una palla fantastica che Colpani calcia sul palo, poi conclude ancora verso la porta in un paio di volte, poi sbaglia un colpo di testa da solo davanti a Provedel. Più impreciso del solito, ma non mancano impegno e spirito. 6
Allenatore Raffaele Palladino: il primo tempo è un vero e proprio incubo, con la Lazio che domina e palleggia costantemente nella metà campo viola. La sua squadra non ha idee, non ha gioco, non pressa e non ha intensità. La situazione migliora con l'ingresso di Gudmundsson e il passaggio alla difesa a quattro, ma siamo ancora lontani dal vedere una Viola accettabile e dall'identità chiara. Arriva in qualche maniera la prima vittoria, tra orgoglio, voglia, carattere e fortuna. Si spera possa essere una svolta. 6
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