Piero Hamrin, figlio della leggenda della Fiorentina, Kurt Hamrin, è stato intervistato da La Nazione ed ha parlato in merito alla somiglianza che vi è, a livello calcistico, tra Albert Gudmundsson e l’ex leggenda viola.
Di seguito le parole di Piero Hamrin a La Nazione:
SOMIGLIANZA TRA HAMRIN E GUDMUNDSSON - “Credo che ad Albert debe far piacere un paragone simile, così come ha fatto piacere a me. Quando Gudmundsson è entrato io e mia moglie non ci siamo detti nulla ma abbiamo avuto la stessa sensazione, ovvero che ci fosse qualche somiglianza tra Albert e mio papà. Mi riferisco ai movimenti in campo, semplici e senza finte, ma anche alla conformazione fisica. Mio padre aveva un bel “sederotto” e cosce scolpite come quelle dell’islandese, tratti fisici che non gli hanno mai impedito di muoversi in velocità”.
CALZETTONI - “Chissà che non si sia studiato quel look. Mi ha sorpreso questa scelta perché ormai non si indossano più i calzettoni bassi. Anche quello però era un tratto tipico che rendeva speciale il grande Kurt”.
GUDMUNDSSON IL NUOVO “UCCELLINO” - “Spero che resti un nomignolo unico nella storia della Fiorentina. Quello di battezzarlo così fu merito di un giornalista del vostro giornale, Pegolotti, che intravide in papà un modo di correre simile al volo di un uccello. Confido che Albert possa guadagnerebbe un altro altrettanto famoso”.
LE BANDIERE - “Le bandiere non esistono più e il fatto che Albert sia del ‘97 mi fa pensare che sarà dura che possa stare a Firenze nove anni come ha fatto papà. Però mai dire mai, spero che faccia almeno quattro anni al top e ci faccia rimpiangere d’essere arrivato un po’ in ritardo”.
[ Immagine Instagram @acffiorentina e @albertgudmundsson ]
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