Carlo Pozzoli, giornalista e telecronista di Sportitalia, è stato ospite nella nostra trasmissione di ieri sera andata in onda su Twitter, Twitch, Facebook, Youtube, Instagram, Telegram e nella sezione SPACEVIOLA TV del nostro sito (e che potrete riascoltare su Spotify e Youtube). Ecco le sue parole sulle vicende più importanti sul mondo Fiorentina.
Cosa ne pensa del ruolo di Beltran in questa Fiorentina? “Beltran ha sempre giocato come riferimento centrale, ma ha bisogno di un supporto accanto. Non può fare l’esterno, non ha quello spunto, deve fare il centravanti. Poi adattarsi alla Serie A non è facile”.
Belotti è il giocatore giusto per affiancarlo? “Belotti può essere il giocatore giusto perché gli lascia anche un po’ di spazio, non si pestano i piedi. Nzola ha caratteristiche diverse, forse si trova meglio a giocare da solo. L’angolano ha bisogno di più spazio, può giocare meglio in contropiede o in campo aperto. Poi ci sarà spazio per tutti con tre competizioni”.
Infantino è un po’ un oggetto misterioso “Per me è un profilo che è stato preso per il futuro, ma forse doveva essere mandato in prestito. Al Rosario non era titolare e pian piano se lo stava conquistando un ruolo. Può giocare in più ruoli, anche in Primavera ha fatto il regista disputando una partita normale”.
Kouame-Belotti-Beltran insieme? “Forse si pestano più i piedi, può essere una soluzione a gara in corso, dove c’è da recuperare la partita, ma dal primo minuto è più difficile”.
Come verrà gestito Dodò per te? Ci sono anche Faraoni e Kayode... “Kayode ieri ha fatto un’ottima partita e può giocare anche più alto, poi consideriamo che Dodò viene da un brutto infortunio e ci vorrà del tempo per vederlo con continuità. Faraoni dà respiro a Kayode che non si è praticamente mai riposato”.
Come avresti visto Thiago Almada in viola? “Ha qualità, ma costa tanti soldi, più di 30 milioni di euro. C’è da capire quanto poteva essere utile ora visto che gioca più come trequartista che come esterno”.
Su De La Vega invece? “Ha avuto un grave infortunio, è giovane, ma ha sempre faticato a segnare. Non è concreto e rischiava di essere un doppione dei giocatori che ha la Fiorentina ora. Serviva un giocatore a sinistra, uno con le caratteristiche di Berardi e Orsolini ma nella fascia opposta”.
Chi avresti preso come esterno? “Gudmundsson poteva essere l’uomo giusto, anche se gioca più come seconda punta. Di esterni sinistri in Serie A non ce ne sono a cifre accessibili. Karlsson? Non ha ancora dimostrato nulla in Italia, anche se in Olanda ha sempre fatto bene. Laurientè? A gennaio avresti rischiato di pagarlo troppo, ma in estate sarebbe accessibile. Neanche lui ti avrebbe fatto fare il salto di qualità”.
Su Ikonè: “Ha spunto, sa fare anche bene in velocità, ma è troppo superficiale e troppo poco cattivo. Anche Nico a volte è così, serve più cattiveria sotto porta”.
Continua: “Nico può diventare un campione, ma ancora non ha fatto il salto di qualità sotto il profilo della continuità. Ieri la Fiorentina ha segnato tanto, ma serve confermarsi nelle prossime partite”.
Come vedi la partita di mercoledì contro il Bologna? “Va approcciata bene perché, se sbagli quello non la riprendi. È una squadra che, se viene aggredita, va in difficoltà. La Fiorentina ha tutto per fare tre punti e credo che la chiave possa essere la possibile assenza di Calafiori”.
Su Bonaventura: “Continuerà a giocare con la testa a Firenze, è un professionista e poi c’è un’opzione di rinnovo per un anno”.
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